Tutti I Colori Del Buio - Initiation Into Nothingness

Band: Tutti i Colori Del Buio
Album: Initiation Into Nothingness
Genere: Hardcore, Crust
Etichetta: Escape From Today, Bare Teeth Records, Bookhouse Records, Shove
Anno: 2016
Paese: Italia
Consigliate: More Than Sartre, Less Than Allin, Holiday In Mongolia, The Crab's Failure
Sentenza: La miglior cover band dei Litfiba

Bisogna accettare una verità: alcuni generi rendono più live che su disco. Il cd è una questione di feticismo ed affezione alla band, quando vuoi gasarti con certi riff, certe canzoni, ma il concetto vero del gruppo non è espresso dentro la riproduzione di mp3. Visti due volte live a Perugia posso assicurare che la loro musica prende un'altro significato, vuoi per la simpatia del cantante, vuoi perchè il casino che creano genera una unione tra il pubblico pogante, l'energia, l'empatia, non è una cosa che puoi mettere su un cd e questo è quello che manca essenzialmente. Le registrazioni non hanno i suoni migliori del mondo ma la ricerca di una produzione ottimale è fuorviante quando si ha la conoscenza che la vera "botta" c'è nel contesto del concerto. Per tutti i gruppi del genere è così, nessuno escluso, magari gente più navigata come Young And In The Way riescono a permettersi produzioni di buona qualità ma non è questo il concetto. Il concetto è che il "tupa" ed il "tupatu" devono invogliarti a venire live e fare a cazzotti con i presenti. Tutto il resto è fuffa.
Parlando del cd, i brani sono tutti molto brevi ma nella loro brevità riescono a trasmettere il concetto, non li vedo come furia fine a se stessa, o rapidità estetica perchè il genere impone brani brevi. Io capisco che la musica che vogliono scrivere è anticonvenzionale, deve essere nichilista, priva dei valori che di solito noi diamo ad essa quindi deve stravolgere le regole in coerenza con l'attitudine hardcore punk che c'è dietro il songwriting e questo è evidentissimo in ogni brano. Accordi aperti, rullante martellante, urla diaboliche e tu-pa velocissimi per generare moshpit, il messaggio del cd è quello di far venire gente ai concerti, un concetto totalmente dimenticato nell'era moderna e che non è rappresentabile in nessuna valutazione matematica. Impossibile valutare la band escludendo la dimensione live, quindi attenersi solo alle votazioni di uno scribacchino da quattro soldi come me è estremamente fuorviante.


Riff-a-mania: 75% 
Personalità: 65%
Qualità audio: 60%
Totale: 6.5/10


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